Warning


Atención! Achtung! Attenzione! Warning! Este blog es apto para todo público aunque contiene insultos e improperios varios y en cantidad alarmante. Cabe señalar la existencia de errores ortográficos graves y vergonzosos, y un cierto dejo de maldad en la mayoría de los posts, por todo lo cual no me excuso... Atención! Achtung! Attenzione! Warning!

Thursday, August 27, 2009

La vuelta al mundo en 80 pizzas

Me gustaria comentarles un poco sobre un libro que estoy leyendo, que trata de un periodista, italiano, que se dedica a girar por el mundo (maldito afortunado) y a escribir como viven los italianos en cada pais, ciudad, y de la imagen que tienen los italianos del (nuevo) lugar en que habitan. Todo esto mientras se come una suculenta pizza (que seguramente habra digerido con un buen fernetcito, al menos cuando estuvo en Cordoba).
El libro se llama "Italians, il giro del mondo in 80 pizze".
Les hago un resumen del capitulo y dice asi:

"Gran lugar la Argentina. Un pais de campos verdes y rios color oxido, de arboles violeta y banderas celeste; de cielo puro y de iglesias que parecen de arena, de hombres en azul y chicas oscuras.
Un pais al cual los italianos le han dado tanto, tambien porque ha dado mucho a los italianos. Que nos ha hospedado y que hemos construido. Bajando desde Cordoba a la pampa gringa... Gringos somos nosotros. Somos tantos por aca. Mas de 20 millones de personas, mas de la mitad de la poblacion, tiene ascendecia italiana. Y tienen derecho al pasaporte si son en grado de demostrarlo. Ninguno, en cambio, les pide al menos aprender el idioma. Los argentinos no hablan italiano ni conocen el pais donde se habla. No es cuestion de dinero ni de posibilidad; falta, a mi entender, la curiosidad y el deseo.
Los nietos de aquellos inmigrantes que balbuceaban el cocoliche, hoy hablan el castellano. Los mitos culturales de Buenos Aires estan en Paris o Londres, no en Roma o en Milan. En un pais donde 12 millones de personas viven en la pobreza, y la clase media esta en riesgo de seguir el mismo camino, un pasaporte italiano se convierte en un seguro de vida. Quiere decir acceso a Europa y una pension social.
Me pregunto, si no se debiera inventar algo. No seria oportuno, que quien realiza un pedido de un pasaporte italiano, demuestre al menos conocer un poquito nuestra lengua nacional? Lo exigen diversos paises en el mundo y ninguno llega al escandalo por eso. El italiano en el fondo es facil, para aquel que habla español. Despues, vengan con mucho gusto a encontrarnos; nuestros primos argentinos son mas que bienvenidos. Pero que aprendan a conocer aquello que desean. La Italia es mucho mas, y es mucho mejor que una estrella dorada sobre un pasaporto bordo."

Esta es una mirada mas...
Guste o no, no somos el pupo del mundo.

8 cosas que dice la gente:

SUPER PRODE Brasil 2014 said...

Hola hermano,
No me gustó la pequeña reseña del libro que estás leyendo, espero el resto esté mejor. Bastante hipócrita y superficial para mi gusto. ¿Acaso a algún señor italiano se le exigió aprender castellano cuando pretendió (con todo éxito) instalarse en este hermoso país escapando de la miseria natal? Las vueltas de la historia son caprichosas ¿no? Con "esas madres patrias" tan poco solidarias ¿se puede esperar alguna consideración del hijo abandonado que aún así venera las tradiciones de sus ancestros italianos, españoles, franceses, etc? No, no me va esa mirada. ¿falta memoria colectiva o incuso ésta es tan selectiva como la propia?

Te dejo un abrazo grande desde esta bella Argentina, mi Argentina, mi casa, la tuya...

alfre.

SoleDiva said...

HOla descubro gracias al blog de Tanoka tu blo y me encanta, te meto entre los preferidos...yo vivo en Italia, casada con un tano...y lei algo de Severgnini, la verdad es que no soy para nada chauvinista, pero me parece escualida esta entrada el Señor escritor, que se ve que muy poco conoce del pais de donde escribe, como ex profesora de Italiano y estudiante puedo comentar que Argentina estadisticamente es el paìs donde mas se habla el italiano despues de Italia, y es el pais con la mayor cantidad de escuelas convencionadas con el estado italiano para la difusion de lengua y cultura. Comoe la mettiamo?

Anonymous said...

"La mettiamo", cara SoleDiva, che non abbiamo scritto noi il libro, queste sono solo due righe, uno stralcio, mi sembra poco per giudicarlo squallido. Il signore in questione non conoscerà molto l'argentina ma il mondo lo ha girato.. sai forse avrà avuto poco tempo dal momento che doveva girarsi tutto il mondo appunto. Questa ripeto è l'opinione dello scrittore...se siamo in un paese democratico ognuno può dire la sua. E poi è vero che molti degli argentini che arrivano qui non sanno l'italiano. Non ci vedo nulla di male io , sai! Nessuno, a parte lo scrittore, gliene fa una colpa!!! Non bisogna prendersela tanto .. cosa dovremmo dire noi italiani? La stampa estera ci cazzia e dipinge ogni giorno in maniera SI' squallida! Peace & Love. Samantha (Scusami ma sono per la patria pure io)

SoleDiva said...
This comment has been removed by the author.
SoleDiva said...

Samantha...io prima di giudicare un intero popolo, tento di conoscerlo, questioni di statistiche poi....prima di giudicare un intervento lo interpreto, ho detto : esta entrada me parece escualida, e non :questo libro mi sembra squallido!
NOn dimentichiamo che il signore si dimentica come tantissimi italiani, che i vostri emigrati (oggi nostri -miei-nonni) non sapevano nemmeno dove andavano a finire, figuriamoci la lingua...e con ciò?
So chi è Severgnini, l'ho letto e riso delle sue battute, ma il post mette in risalto un "pensiero" alquanto sbagliato, a mio parere.
Democrazia, hai ben detto... di luoghi comuni è pieno il mondo, è anche lo scrittore ci casca che viaggierà il mondo in cerca di materiale, ma ciò non giustifica la battuta.
Se fare un commento è "predersela", siamo fritti nell'intolleranza.
Dell'Argentina si raccontano tante come dell'Italia nel mondo, e non è che ci dipingono squiallidi, obbietivamente lo siamo sotto tantissimi aspetti! lasciamo il nazionalismo da parte. non me la prendo, ma scrivere "Los argentinos no hablan italiano ni conocen el pais donde se habla." non è offensivo (e non mi arrabbio) ma solo la cosa piu sbagliata che ho letto finora sul mio paese.

Anonymous said...

Diva...

"Se fare un commento è "predersela", siamo fritti nell'intolleranza." (?)

Precisiamo. Tu (tutti) possono scrivere quello che volgiono. Il mio intervento è dovuto al tuo "Comoe la mettiamo?" finale. Meritavi risposta. Poi, nazionalista, non credo sia il termine giusto per la mia persona, a differenza di qualunque argentino (sbaglio?). A me le statistiche fanno ridere, altro punto di vista, preferisco i fatti, molto più concreti.

"Los argentinos no hablan italiano ni conocen el pais donde se habla."

Questa a mio parere è una grande vertà, ciò nonostante non ci trovo nulla di male o di sbagliato. Tu lo trovi sbagliato, squallido etc. Eh va beh. C'est la vie.

Ti inviterei pertanto, a proseguire la faccenda su altri canali, anzi ti lascio anche la mia mail. Questi botta e risposta da blogger sono fin troppo vuoti non trovi?
>>>Spetti@unibz.it

SoleDiva said...

Ti ringrazio l'invito, ma sono stuffa dei blog con commentatori poco proclivi allo scambio, non creo si possa stabilire uno scambio con qualcuno che non rispetta i commenti altrui e salta "como leche hervida".. le statistiche servono per contradire i menzogneri ma se vuoi fatti...di FATTO parliamo, so di tanti e poi tanti miei connazionali che amano la terra Italiana, e a differenza delle cavolate che mi sento chiedere sull'Argentina ogni giorno (si parla il portoghese? Bs As è la capitale del Brasile? come mai ci sono biondi? esistono i compleanni?...ecc...ecc.ecc terreno pericoloso) spendono soldi (a studiare) energie e aspettative (ahimè) verso la terra dei nostri nonni, ovvero L'Italia. L'autore del blog dovrebbe raccontarti la difusione, seppur a volte sbagliata, dell'italiano-italia nell'Argentina. Se ci sei andata sicuramente sei stata accolta con dei commenti che ti lasciavano capire che l'Italia si conosce, si capiscee a volte si sopravaluta, il chè è segno di stima (il contrario dell'ignoranza di cui si parla nell'articolo).
PS: il "come la mettiamo" era a modo di punteggiatura :) non aspettavo risposte...l'articolo si commentava da solo. Credevo il blog fosse fatto per comentare non per lodare...ne per considerare vuoto uno scambio.
Di conseguenza , non "precisiamo". Addio e buone cose.

Anonymous said...

Se vieni stressata in continuazione con domande stupide sulla tua bellissima terra non hai bisogno di ribadirlo sul nostro blog, questo lo sappiamo. "ogni mondo è paese" e questo capita ogni giorno in ogni parte del mondo.

Poi, ho saputo leggere attentamente tra le righe, e ti dirò che sei stata molto maleducata, preferisco quindi non risponderti. Trovati un blog dove chi scrive parli di quello che vuoi tu e nella maniera che preferisci.

Post a Comment

Escribi con respeto y sin armar forobardo. Todo lo demas esta permitido. Gracias por comentar y deja tu firma!

Buscame si sos macho!